”Nella difesa l’Italia ha capacità industriali assolute, può competere con chiunque nel mondo: tutte le principali aziende nazionali, che operano nel comparto, partecipate dallo Stato Italiano attraverso il Mef, dovrebbero entrare in una unica realtà industriale e fare finalmente squadra, presentandosi come un soggetto unico, ‘Italia Defense’, con maggiori possibilità di entrare nei mercati internazionali”. Questa la proposta che il segretario generale, Antonio Spera, e il segretario confederale, Adelmo Barbarossa, illustrano al Governo dopo le parole espresse oggi dal premier Mario Draghi, in plenaria del Parlamento Ue, sulla costruzione di un coordinamento efficace fra i sistemi della difesa Ue. Per l’UGL Metalmeccanici ”anche l’Italia come Paese e come sistema economico-produttivo, che ha un assoluto bisogno di crescere, deve ragionare con questa stessa ottica, rendendo più efficiente la spesa pubblica nella difesa e rafforzando, nonché valorizzando, allo stesso tempo, il comparto industriale e il relativo ruolo di leader delle nostre aziende in un settore che ci vede da sempre ai primi posti nel mondo e che, proprio per questo, se messo a sistema, può diventare il volano della nostra economia”. ”In Europa l’Italia è forse il Paese che ha ogni tipo di materiale per la difesa, grazie ad aziende come Leonardo, Fincantieri, Iveco Defense, Avio, che nel loro portafoglio hanno tutti i materiali necessari alla difesa di un Paese. Ma servono scelte politiche serie, anche in termini di management che dovrà essere di assoluta competenza e non, come è spesso avvenuto, legato solo alle logiche politiche”, concludono.
Roma, 3 mag. (Adnkronos)