“Abbiamo sollevato forti dubbi su quanto sta accadendo in merito agli ammortizzatori sociali per i lavoratori diretti e dell’indotto. Abbiamo chiesto l’impegno dello Stato nel monitorare le spese di avanzamento del piano industriale e degli aspetti produttivi, ritenendo legittimo conoscere nel dettaglio questioni che ad oggi appaiono troppo fumose”. Lo hanno dichiarato il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, il vice segretario nazionale con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, e la Rsu dello stabilimento Acciaierie d’Italia di Taranto, che hanno partecipato all’incontro al Mise tra sindacati e ministri dello Sviluppo Economico, del Lavoro, della Transizione Ecologica, del Sud e i Presidenti delle Regioni Puglia e della Liguria.

“Vogliamo conoscere – sottolineano – il progetto complessivo, visto che, il 6 dicembre 2021, Acciaierie d’Italia ha incontrato i sindacati per dare avvio all’ennesima richiesta di Proroga della CIGO che, per ulteriori 13 settimane, interesserà 3500 lavoratori dello stabilimento di Taranto. Vogliamo altresì sapere quali saranno gli impianti fusori che produrranno i 6 milioni di Tonnellate ‘garantite’ nel 2022 dalla proprietà, visto che a partire dal 1° dicembre 2021 è stato ‘necessario’ fermare l’Altoforno nr. 4 per problemi tecnico-impiantistici che ‘comportano un urgente e straordinario programma di manutenzione dello stesso’, con inevitabili ripercussioni su tutto il ciclo produttivo dello stabilimento. Se e quando verranno realizzati i nuovi forni elettrici. Quando saranno raggiunti i volumi di garanzia, considerando che l’ad Morselli ha dichiarato che saranno necessari 10 anni per rendere sostenibile ambientalmente Acciaierie d’Italia”.

“Alla luce della preoccupante situazione occupazionale del polo siderurgico di Taranto, richiediamo il monitoraggio del Mise e del Ministero del Lavoro e delle Regioni Puglia e Liguria, anche per coloro che dovranno attendere il reimpiego e l’erogazione degli ammortizzatori straordinari e degli investimenti di competenza. Posto che l’azienda ha confermato la volontà di non licenziare nessuno, ma di rilanciare con investimenti che porteranno a ottenere un prodotto con impatto ambientale vicino allo zero”, concludono.
Roma 13 dicembre 2021