“Forte è la preoccupazione per i lavoratori delle ex Acciaierie di Piombino”.
Questo in sintesi il giudizio del segretario nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, e del vice segretario, Daniele Francescangeli, al termine l’incontro in collegamento telematico con il ministero dello Sviluppo economico, rappresentato dalla vice ministra Alessandra Todde e dal coordinatore della Struttura per le crisi d’impresa, Luca Annibaletti, e con la proprietà Jindal.
“Nonostante il ministro Giancarlo Giorgetti abbia dichiarato all’amministratore delegato Jindal che le acciaierie e le sue eccellenze siderurgiche sono una priorità per il Paese e che riqualificare l’area industriale è una priorità per il bene dei lavoratori e dell’intera area di Piombino, di tutto ciò a farne le spese maggiori sono ancora i lavoratori diretti e dell’indotto che si ritrovano in gran parte in cassa integrazione, pari a 800 euro al mese, dal 2015. Abbiamo ricordato che l’azienda a fine gennaio si era impegnata a mettere a punto un piano industriale per anticipare l’attuazione e il progetto della realizzazione del primo forno elettrico, ma anche questo ad oggi ancora non c’è traccia, neanche nelle dichiarazioni odierne dell’azienda”.
“Tante soluzioni tecniche ancora non sono state individuate. L’Azienda sembra avere due teste: una, della proprietà indiana, che ha promesso la costruzione di un nuovo forno, ma non ha fatto nei tempi previsti, e l’altra, qui in Italia, che non sa cosa fare dell’intero asset siderurgico di Piombino”.
“I tempi delle promesse in bianco sono finite, ci affidiamo al Ministro Giorgetti e alla vice Ministra Todde per trovare in tempi brevi le soluzioni a una vicenda intorno alla quale non si possono più ammettere errori, prima di tutto, nel rispetto dei lavoratori e delle loro famiglie”, concludono Spera e Francescangeli.
Roma, 29 luglio 2021