15 Luglio 2020 Kateryna Palazzetti Ex Ilva, Spera, ugl Riceviamo e pubblichiamo. “Il Governo convochi con urgenza le parti sociali, la smetta di fare incessantemente campagna elettorale. C’è in bilico la tenuta sociale, non si facciano proclami di fuoco su una città industriale, Taranto, i cui lavoratori Ex Ilva vivono sull’angoscia della disperazione. Il Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli non può permettersi di creare ancora un clima teso nel dichiarare, unilateralmente e con convinzione alla stampa, la previsione della chiusura dell’area a caldo e la riconversione da carbone a idrogeno del ciclo integrale con cui si produce l’acciaio: quando e con chi lo ha concordato e deciso?”.
Forte è la denuncia del Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera per il quale, “abbiamo da sempre sostenuto e lamentato le scarse relazioni industriali con ArcelorMittal, il dialogo nei fatti perennemente assente tra le parti, ed ora ci si mette anche il Governo. Serve un chiarimento all’istante, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte deve assolutamente convocarci per capire cosa ha spinto Patuanelli a rilasciare alle agenzie dichiarazioni velenose sulla vertenza così delicata che riguarda il futuro dell’acciaio Italiano e il destino di migliaia di lavoratori: ha creato e gettato migliaia di famiglie nel panico totale, in un dramma. Ora – conclude Spera – ognuno si assuma le proprie e dovute responsabilità: al Ministro replichiamo di aver sbagliato modo e tempo per fare proclami propagandistici. Per l’Ugl, il materiale molecolare idrogeno, in particolare, non è nelle modalità previsionali come detto convintamente dal responsabile del Dicastero dello Sviluppo economico: l’Ugl è immediatamente disponibile ad una urgente convocazione affinchè si apra un tavolo tecnico per verificare l’attuale e reale situazione dell’Ex Ilva “.