“Informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento di tutti i lavoratori sulle misure di prevenzione e
sicurezza definite; consegna giornaliera dei DPI a tutti i lavoratori e l’informazione sul loro uso
corretto; misurazione della temperatura e misure di distanziamento sociale quali la misurazione
delle distanze tra le diverse postazioni di lavoro; ricorso allo smart working/lavoro agile per ridurre
la presenza fisica del personale all’interno dei locali aziendali; specifiche procedure per il personale
esterno per affrontare il rischio da contaminazione; attività di igienizzazione e sanificazione,
quotidiane, periodiche e legate ad eventi; interventi sull’organizzazione del lavoro con riduzione
orario, distanziamento turni e interventi sui luoghi ristoro, misure di sicurezza in mensa, spogliatoi,
bagni, infermeria”.
“E’ solo una parte del contenuto dell’accordo raggiunto con Electrolux – dichiara il segretario
Nazionale dell’Ugl metalmeccanici, Antonio Spera -, contenuto nelle linee guida di sicurezza per la
gestione dell’emergenza Coronavirus. Con l’intesa si sanciscono principi ben definiti affinché sia
l’azienda che i lavoratori sono tenuti a rispettare: corretto utilizzo dei DPI, distanziamento di un
metro e mezzo quale migliore condizione per ottenere una maggiore tutela per i lavoratori. Tutto e
altro – prosegue Spera – è racchiuso nell’intesa che l’Ugl metalmeccanici ritiene soddisfacente:
l’azienda inoltre, prenderà parte ad un progetto di ricerca coordinato da luminari scientifici che
prevede la somministrazione contemporanea, su base volontaria, di test rapidi e tutto ciò che serva
per prevenire e garantire i lavoratori su incolumità rispetto alla pandemia da Coronavirus.
Electrolux e Ugl si sono altresì impegnati, per una corretta applicazione dell’accordo e/o
integrazione migliorativa, di coinvolgere la dove necessario tutti gli enti e autorità competenti ossia,
le Commissioni ECOS/RLS, Medico Competente, ecc.ecc..
Certo è, che la situazione Italiana in generale non è ancora rosea concausata da un Governo che crea
solo confusione tra le aziende e tra i lavoratori i quali, sono coloro che pagano il prezzo più alto
della crisi pandemica. Nel contempo – conclude Spera -, si lotta perché dobbiamo anche preservare
il futuro delle attività in Italia e della tenuta occupazionale di tutti i lavoratori. Siamo come Ugl
fiduciosi che attraverso queste misure si possano assicurare ambienti di lavoro sicuri per i
dipendenti. La società si prepara alla riapertura ed è essenziale che si riprenda gradualmente la
produzione dando possibilità di rispondere alla domanda del consumatore ma, l’Ugl ha altresì
bisogno di assicurare il massimo per la salute dei dipendenti, punto di intransigenza”.
Roma, 18 aprile 2020.
Seleziona Pagina