“L’azienda ha confermato quanto già precedentemente dichiarato: da gennaio 2023 nella fabbrica di Bari si avrà una sovracapacità produttiva pari a 624 unità. Bisogna agire prima che sia troppo tardi, la Puglia non ha bisogno di un’altra odissea metalmeccanica”.
Lo dichiara il segretario generale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, dopo l’incontro odierno tra sindacati e azienda al Mise al quale ha partecipato insieme al segretario provinciale Ugl Metalmeccanici Bari, Samantha Partipilo, e le rsu di stabilimento.
“L’azienda non ha un prodotto innovativo tale da saturare la capacità produttiva di Bari e il fatto che preferisca parlare per il momento di sovracapacità, invece di esuberi e di licenziamenti, non ci tranquillizza affatto, perché è evidente che, qualora non dovessero arrivare nuove produzioni, anche diverse dal settore automotive, il destino della fabbrica è segnato, con una riduzione dagli attuali 1.815 dipendenti a 1.200”.
“Non a caso – conclude Spera – , e riteniamo sia giusto così, il Mise ha chiesto ai vertici aziendali di coinvolgere il management europeo. La sovracapacità di Bari è emersa infatti nell’ambito dell’annuncio fatto da Bosh di una forte riduzione di personale in tutti gli stabilimenti, a causa dello stop alla produzione di motori diesel e in previsione, nel 2023, di un cambio epocale per il settore auto motive”.