”Diamo atto a Palazzo Chigi e al ministero dello Sviluppo economico dell’impegno che stanno mettendo nella vertenza Whirlpool di Napoli, assegnandole la giusta rilevanza nazionale. La sospensione della procedura concessa dall’azienda, un
escamotage per prendere tempo, sia sfruttata dal Governo, così come ci ha detto, per fare una seria verifica con i vertici della
multinazionale”. Così in una nota congiunta i componenti della delegazione Ugl presenti oggi al tavolo di Palazzo Chigi, il segretario generale Ugl Metalmeccanci, Antonio Spera, e i segretari confederali Adelmo Barbarossa e Giovanni Condorelli.
”Ribadiamo – sottolinea Spera – in ogni caso la nostra posizione e cioè che il piano sottoscritto al Mise a ottobre 2018 alla presenza dell’allora ministro e del Capo di Gabinetto Giorgio Sorial deve essere rispettato. Non si tratta semplicemente di una questione di principio della convinzione che lo stabilimento di Napoli non solo deve ma può continuare, anche meglio di quanto stabilisse il piano, a produrre lavatrici”.
”È corretto aver assunto la Whirpool di Napoli a livello nazionale – concludono – perché ha tutte le potenzialità per diventare la
‘vertenza pilota’ per il rilancio del Mezzogiorno, prima sfruttato e poi abbandonato dalle multinazionali, nonostante gli impegni assunti al cospetto dei governi, dei sindacati e dei lavoratori italiani e di tutto l’ingente indotto che ruota intorno a ogni stabilimento industriale, nonché del tessuto sociale di interi territori. Bisogna assolutamente imprimere un’inversione di marcia a questa pericolosa tendenza, che in realtà dura da anni, altrimenti dopo la Whirlpool di Napoli ce ne saranno altre”.
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