“Le recenti dichiarazioni del Consigliere Comunale di Suzzara, Nazir Atif, che ha definito le donne italiane ‘culturalmente più pigre’, rappresentano un inaccettabile affronto ai principi di pari opportunità e alla dignità di tutte le donne”
Così, dichiara la Responsabile Pari Opportunità, Ugl Metalmeccanici Nazionale Vittoria Buccarini e la responsabile pari opportunità UGL Metalmeccanici di Suzzara (MN) Sabrina Fava.
“Tali affermazioni, basate su stereotipi sessisti e privi di fondamento non solo offendono l’intelligenza e la professionalità delle donne italiane ma minano anche gli sforzi compiuti per promuovere l’uguaglianza di genere in ogni ambito della società.
È doveroso ricordare che le donne italiane, con il loro impegno, la loro competenza e la loro dedizione, contribuiscono in modo significativo alla crescita economica, sociale e culturale del nostro Paese. In ogni settore, dall’imprenditoria alla scienza, dalla politica all’arte, le donne italiane dimostrano quotidianamente il loro valore e la loro capacità di eccellere. Vorrei ricordare- prosegue Buccarini – che l’On. Giorgia Meloni Presidente del Consiglio, è una donna ed è tutt’altro che ‘pigra’. Un richiamo al rispetto e alla responsabilità in un momento storico in cui la parità di genere è un obiettivo irrinunciabile, è inammissibile che un rappresentante delle istituzioni pubbliche si lasci andare a dichiarazioni discriminatorie e offensive peraltro sessiste. Rivolgiamo pertanto un fermo appello al Consigliere Atif affinché ritiri immediatamente le sue parole e si scusi pubblicamente con tutte le donne italiane: le istituzioni hanno il dovere di promuovere attivamente la parità di genere, contrastando ogni forma di discriminazione e pregiudizio. Ci impegniamo a proseguire con determinazione su questa strada, sostenendo politiche e iniziative che favoriscano la piena partecipazione delle donne alla vita pubblica e privata, nel rispetto della loro dignità e del loro diritto all’uguaglianza. Certamente – conclude Buccarini – le dichiarazioni del Consigliere Atif non rappresentano il pensiero della comunità di Suzzara e non riflettono i valori di rispetto e inclusione che ci contraddistinguono. Riaffermiamo con forza il nostro impegno a costruire una società in cui le donne siano valorizzate per le loro capacità e il loro contributo, libere da stereotipi e discriminazioni”.
Roma lì 25.03.2025