«Si è concluso con un nulla di fatto, senza una firma, l’incontro al ministero del Lavoro sul rinnovo della cigs in scadenza il 28 febbraio. Non è una chiusura irrevocabile alla firma dell’accordo, semmai la volontà di ottenere un nuovo inizio alla trattativa con un tavolo tecnico al ministero del Lavoro e un tavolo politico a Palazzo Chigi. Due binari paralleli con lo stesso fine: tutelare i lavoratori e fornire garanzie al momento dell’ingresso di un nuovo player».
A dichiararlo Daniele Francescangeli, vicesegretario Nazionale UGL Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, e Alessandro Dipino, segretario UGL Metalmeccanici di Taranto, intervenuti in videoconferenza, a margine dell’incontro odierno sull’ex Ilva.
«L’UGL Metalmeccanici non ha preclusioni ideologiche soprattutto in merito alla sottoscrizione di un eventuale accordo sulla cigs, ma sono necessarie rassicurazioni da parte del governo sullo scenario che a breve si aprirà con la cessione dell’intero sito ex Ilva. Rassicurazioni affinché nel perimetro aziendale rientrino i lavoratori confinati in Ilva in Amministrazione Straordinaria nonché le aziende ed i lavoratori dell’indotto».
«Altrettanto determinante è chiarire gli impegni che i commissari ed il governo intendono portare avanti e illustrare gli stessi alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori, che attualmente ricevono notizie solo dai media».
«Inoltre, come UGL Metalmeccanici, visto che la cigs sarebbe l’ulteriore sacrificio imposto ai lavoratori, chiediamo all’azienda di accelerare il piano di ripartenza, affinché si possano mettere in sicurezza e in condizioni di massimo regime produttivo gli impianti, riducendo così l’impatto della cigs e sempre salvaguardando la salute e l’ambiente».
«La trattativa proseguirà giorno 28 febbraio e siamo fiduciosi che le questioni poste saranno prese in considerazione sia da parte aziendale sia dalla parte politica a beneficio e a tutela dei lavoratori», concludono Francescangeli e Dipino.

Roma, 18 febbraio 2025