In merito alla vertenza JSW di Piombino, per l’UGL Metalmeccanici «c’è bisogno di un’integrazione alla cassa integrazione per tutti i lavoratori che da oltre 10 anni sono in sofferenza. In particolare, poi per i 417 in cassa integrazione a zero ore occorre la formazione, la riqualificazione o l’eventuale uscita volontaria incentivata, poiché non hanno scelto loro di stare a casa integrazione per oltre 10 anni. Così come è necessario che la cassa integrazione venga garantita fino alla partenza dei nuovi impianti Metinvest ovvero fino alla seconda metà del 2028».
Queste le richieste della delegazione UGL Metalmeccanici composta dal vicesegretario nazionale con delega alla siderurgia UGL Metalmeccanici, Daniele Francescangeli, dal segretario UGL Livorno, Claudio Lucchesi, e dal segretario UGL Metalmeccanici di Livorno, Vincenzo Tuvè, presente all’incontro presso il MIMIT con i vertici JSW e Metinvest/Danieli, la Regione Toscana, il Comune di Piombino e le parti sociali.
«Questi i numeri dell’occupazione forniti dal ministero: in JSW resteranno 470 lavoratori, in Metinvest circa 700/800. In 100, dato il periodo di transizione, dovrebbero accedere alla pensione. 417 sono lavoratori in cassa integrazione a zero ore. Il prossimo 7 gennaio scade la cassa integrazione. Il Mimit assicura che per il 2025 gli attuali cassintegrati dovrebbero essere gestiti da JSW senza aggravi fiscali, dal 2026 dovrebbero gradualmente passare a Metinvest. Parole confermate da JSW, mentre per Metinvest i nuovi impianti partiranno nella seconda metà del 2028 e sarà necessario valutare le professionalità dei lavoratori soprattutto dei 417 a zero ore che non lavorano da anni».
Ecco perché, sottolinea in conclusione Francescangeli, «chiediamo come UGL Metalmeccanici un’integrazione alla cassa integrazione per tutti i lavoratori che da oltre 10 anni, e non per loro responsabilità o noncuranza, sono in sofferenza».

Roma, 27 novembre 2024