Un grande patrimonio industriale e professionale da salvaguardare nell’interesse dei lavoratori e del Paese

«L’UGL Metalmeccanici è contraria alla cessione di Comau a un private equity perché è un’operazione che rischia di disperdere un prezioso patrimonio professionale e industriale, che, invece, andrebbe salvaguardato salvaguardare nell’interesse dei lavoratori e di tutto il Paese».
Sono le considerazioni del segretario nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, il quale riferisce che «Stellantis ci ha informato di aver firmato un accordo preliminare con One Equity Partners per la cessione del 50,1% di Comau, con l’intenzione di conservare una quota di minoranza almeno per i primi anni. L’operazione si completerà probabilmente entro fine anno e, in ogni caso, quando arriveranno le necessarie autorizzazioni pubbliche da Antitrust e Golden power».
«Secondo quanto dichiarato da Stellantis, le motivazioni della cessione risiedono, da una parte, nel fatto che l’automazione industriale non è più considerata parte del core business del Gruppo e, dall’altra, che Comau, rendendosi autonoma, potrebbe cercare occasioni di sviluppo al di fuori dall’automotive. Benché l’idea di una cessione fosse già nell’aria e che non ci saranno effetti immediati sui circa 750 dei 3800 dipendenti italiani coinvolti dall’operazione, come UGL Metalmeccanici esprimiamo una forte critica alla decisione assunta da Stellantis».
«La cessione a fondi di investimento, infatti, non segue mai logiche industriali e, in più, Stellantis in questo modo si viene a privare di una parte ad alto contenuto tecnologico e innovativo del suo patrimonio industriale», sottolinea Spera.

 

Roma, 25 luglio 2024