«Dal doppio confronto di oggi al MIMIT per il rilancio del polo siderurgico di Piombino è apparso in maniera evidente quanto fosse dettagliato in ogni sua articolazione il piano industriale presentato da Metinvest, mentre quello di Jsw Italy, contenente dettagli triti e ritriti e sentiti per anni, non può che suscitare amarezza e perplessità».
Lo dichiarano in una nota il vicesegretario nazionale UGL Metalmeccanici, Daniele Francescangeli, e il segretario UGL Livorno, Claudio Lucchesi, dopo aver partecipato ai due tavoli tecnici per la presentazione alle istituzioni e alle organizzazioni sindacali dei piani di riconversione dei gruppi industriali Metinvest-Danieli e Jsw Steel Italy per la ex Lucchini, finalizzati alla creazione di un impianto tecnologicamente avanzato per la produzione di laminato piano.
Complessivamente «il progetto industriale ha come finalità lo sviluppo, la costruzione, la proprietà, l’esercizio e la manutenzione di un impianto ambientalmente sostenibile per la produzione di prodotti finiti di acciaio ottenuti dalla trasformazione di materiali ferrosi in coils laminati a caldo, soggetti ad ulteriori lavorazioni, da realizzare a Piombino su una superficie di circa 260 ettari, andando a creare circa 1.500 posti di lavoro fra diretti e indiretti».
Si prevede inoltre «l’avvio dei lavori entro fine anno e l’operatività da inizio 2027 per l’impianto green da 1.500 posti di lavoro; un investimento da più di 2.825 miliardi di euro finanziato per circa il 33% da finale proprie e 67% fra banche e Sace; la produzione sarà pari a 3 milioni di tonnellate annue di acciaio, molto sostenibile anche in termini di Co2».
«La nota positiva che accomuna entrambe le società è la conferma dell’accordo per la suddivisione delle aree industriali, che resta in attesa solo delle verifiche contrattuali e della firma», conclude la nota.
Roma, 16 luglio 2024