“Ci aspettiamo, come UGL Metalmeccanici, che la soluzione raggiunta con fatica e tanto impegno per Wartsila sia d’esempio per tante altre vertenze ancora sui tavoli del Mimit e che il ministro Urso e la sua squadra non intendano lasciare irrisolte, a cominciare dalla crisi ben più complessa per numeri di lavoratori coinvolti dell’ex Ilva di Taranto”.
Così il vicesegretario nazionale UGL Metalmeccanici, Adelmo Barbarossa, commenta la ratifica avvenuta oggi presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy dell’accordo sindacale, alla presenza del ministro Adolfo Urso e della sottosegretaria Fausta Bergamotto, che sancisce, dopo 2 anni, la conclusione positiva della vertenza riguardante il sito industriale dello stabilimento triestino Wartsila di Bagnoli della Rosandra, cominciata il 14 luglio 2022 e che vedeva per circa 300 lavoratori la prospettiva di rimanere senza lavoro con ricadute pesanti in termini occupazionali anche sulle aziende dell’indotto.
“Dopo quasi due anni molto complessi, finalmente a marzo si è aperto uno spiraglio grazie al progetto industriale di MSC con l’acquisizione totale del sito Wartsila e la produzione di carrelli ferroviari fino a 1500 all’anno entro i prossimi anni a garanzia dell’occupazione degli attuali 261 dipendenti Wartsila, per i quali è previsto fino ad un massimo di 24 mesi di cig e successivamente l’inserimento graduale di tutti, più la possibilità di inserire anche alcuni dipendenti dell’indotto Wartsila”.
Per Barbarossa, “vanno ringraziate tutte le istituzioni, a partire dal Mimit fino alla Regione Friuli Venezia Giulia, le aziende, MSC e Wartsila, Confindustria e tutte le organizzazioni sindacali, ma principalmente tutti i lavoratori Wartsila che hanno dimostrato, in questi due lunghi anni, una grande dignità, mantenendo sempre i nervi salvi, senza farsi mai strumentalizzare”, conclude
Roma, 11 lug 2024