In merito alla vertenza Ex Ilva “in tutte le occasioni di confronto con le istituzioni locali e nazionali l’UGL Metalmeccanici ha sempre manifestato la necessità dell’immediato cambio della Governance attraverso l’ingresso in maggioranza dello stato attraverso Invitalia, allo scopo di rendere attuabile un Piano Industriale serio e concreto che abbia quale unico obiettivo il rilancio della produzione, così come previsto negli accordi”. Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, e il vicesegretario nazionale con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, sottolineando come “in realtà, la produzione è oramai ai minimi storici e Acciaierie d’Italia non è un’azienda che possa sostenersi da sola. Da anni chiediamo una politica industriale che contempli e dia slancio ad un piano nazionale per la produzione di acciaio nel nostro Paese. Quello che sta accadendo con l’ex Ilva non corrisponde più agli accordi del settembre 2018 sottoscritti al Mise e di fatto stiamo assistendo alla chiusura dell’acciaieria più grande d’Europa. Miliardi di euro regalati all’azienda negli anni, senza alcuna vigilanza dei governi che si sono succeduti, oltre 3.000 lavoratori in cassa integrazione e circa 1.600 in amministrazione straordinaria». «Intervenga il governo una volta per tutte e prenda la governance dell’azienda prima che sia troppo tardi. Ormai i contratti scaduti verso l’indotto e gli appalti non reggono più, non c’è più liquidità e ArcelorMittal continua a battere cassa con lo Stato, trattato alla stregua di un bancomat”.
Roma lì 20 ottobre 2023