“Chiediamo con forza al governo la possibilità di trovare altre soluzioni, visto che Softlab è sempre meno credibile, visto che l’azienda avrebbe dovuto indicare un concreto piano industriale e regolarizzare le spettanze arretrate dal mese giugno ai dipendenti, ma nulla di ciò è stato fatto”.
Questo, in sintesi, il pensiero espresso dall’UGL Metalmeccanici rappresentata all’incontro di ieri presso il Mimit sulla vertenza Softlab dal segretario confederale, Adelmo Barbarossa, dalla operatrice nazionale UGL Metalmeccanici, Vittoria Buccarini, e dalla Rsu Softlab, Lucia dello Iacono.
“Ricordiamo inoltre che a maggio 2024 Softlab dovrà cominciare e rimborsare con rate semestrali il prestito di 12 milioni di euro erogato da Invitalia a febbraio 2023, finalizzato a pagare i debiti verso dipendenti e fornitori, nonché finanziare investimenti, comunque visto il pregresso”.
Per i sindacalisti si tratta di “un comportamento aziendale inqualificabile e incomprensibile, negli anni tantissime promesse mai concretizzate. La Softlab, azienda peraltro operante nel comparto dell’information tecnology, sta portando alla disperazione tanti lavoratori per mancanza di imprenditorialità e di serietà, rimandando continuamente le risposte, anche dalle banche, che tutti stanno aspettando”.
Ecco perché “abbiamo chiesto formalmente ai funzionari del MIMIT di fissare subito una riunione ristretta tra loro e l’azienda per avere le informazioni che, a detta dell’AD, non potevano essere rese pubbliche in un momento di trattativa con le banche”.
“Inutile nascondere, il nostro pessimismo circa la possibilità che questa azienda possa riuscire a riprendersi. Ci auguriamo, ovviamente, di sbagliare”, affermano i sindacalisti in conclusione.
Roma, 10 ottobre 2023