“Qualche giorno fa Acciaierie d’Italia comunicava l’internalizzazione di attività lavorative e la riduzione dei numeri della CIGS, nella giornata di ieri la stessa aumentava i numeri dei lavoratori da porre in CIGS, nonostante la ripartenza, dopo mesi di inattività, dell’Altoforno n° 2. A questo punto, chiediamo al governo di aumentare la quota di partecipazione dello Stato, perché simili comportamenti e scelte senza alcuna condivisione con le organizzazioni sindacali in Acciaierie d’Italia, perché comportamenti simili non sono più tollerabili”.
Lo dichiara il segretario nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera.
“Oltre a non comprendere le ragioni di tale atteggiamento assunto in maniera unilaterale dall’azienda, cioè senza alcuna consultazione con le organizzazioni sindacali, segnaliamo che una simile condotta mette di nuovo in discussione le Relazioni Industriali, dopo lungo tempo ristabilite. Considerata l’urgenza nonché la necessità di tutelare i lavoratori e salvaguardare gli impianti, chiediamo al Governo di intervenire in tempi rapidissimi attraverso il cambio della governance aziendale.”
“L’UGL Metalmeccanici rivendica con forza l’importanza e la validità della sottoscrizione dell’accordo sulla CIGS del 29 marzo scorso, allo stesso tempo, al fine di tutelare i lavoratori, garantisce che saranno adottare tutte le azioni di forza consentite, al fine di tutelare i lavoratori e riportare la questione entro il perimetro delineato con il Ministero competente”, conclude Spera.
Roma, 18 maggio 2023