“Da quasi tre mesi, la Direzione Amministrativa del gruppo Leonardo ha annunciato la volontà di chiudere cinque siti della Divisione Elettronica, accorpandoli in altri, per la maggior parte situati nel Centro e Sud Italia, scelta che non ha avuto riscontro positivo tra i lavoratori e dall’Ugl metalmeccanici, che ha organizzato numerose azioni di sciopero a cui i lavoratori hanno dato una grande partecipazione. Chiediamo un tavolo tecnico urgente al Mise, che preveda la partecipazione del MEF e di tutte le istituzioni dei vari territori interessati”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Antonio Spera, segretario nazionale UGL Metalmeccanici, e Adelmo Barbarossa, segretario confederale UGL, evidenziando che “in un momento di crisi, come quello attuale, non si possono chiudere importanti realtà industriali della Difesa che producono utili e, allo stesso tempo, rappresentano nei territori interessati anche un presidio di legalità contro organizzazioni malavitose, che non aspettano altro per allungare ancor più le loro mani su tali territori”.
“Abbiamo chiesto al MISE e direttamente al ministro Giancarlo Giorgetti un tavolo tecnico per trovare una soluzione che non passi attraverso chiusure e riorganizzazioni, le quali, quand’anche non avessero ricadute occupazionali sui dipendenti diretti della Divisione elettronica, avranno ripercussioni certe sulle loro vite e sui livelli occupazionali delle ditte dell’indotto servizi”.
“Riteniamo indispensabile mantenere attivi quei siti industriali, perché in essi si realizzano prodotti di altissima tecnologia ed sono presenti professionalità di assoluta competenza, le quali, ad esempio, nel territorio di Pomezia andrebbero disperse in diversi stabilimenti distanti tra loro”, concludono Spera e Barbarossa.
Roma, 13 giugno 2022