“Riteniamo a questo punto necessario che il ministro dello Sviluppo Giorgetti, al quale più volte abbiamo chiesto udienza, ma invano, convochi un confronto con i sindacati lla presenza dei ministri del Lavoro, Andrea Orlando, della Transizione ecologica, Stefano Cingolani”. Così il segretario dell’Uglm Antonio Spera commenta la decisione del rinvio dell’ingresso al 60% del socio pubblico in Acciaierie d’Italia previsto per fine maggio così come definito dal contratto tra Governo e Arcelor Mittal firmato nel marzo 2021. ”Occorre più che mai chiarezza sul reale piano industriale ed ambientale che attende Adi, sulla gestione del personale diretto e dell’indotto, nonché quello di Ilva in Amministrazione speciale e delle controllate, ancora presente nel perimetro aziendale, in base a quanto sottoscritto nel 2018″, prosegue Spera per il quale “servono investimenti concreti, che diano seguito a quanto proclamato fino ad oggi e esecutività a quanto previsto sotto il profilo della produzione prefissata nel 2022 a 6 milioni di tonnellate, restituendo così almeno un po’ di fiducia ai lavoratori, che hanno visto sempre più incerto il loro futuro professionale alla luce di una Cigo straordinaria, senza alcun accordo tra le parti e senza alcuna evidenza di quanto descritto nella formulazione della stessa”.
Roma 31 maggio 2022