“Apprezziamo l’iniziativa del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per le acciaierie di Piombino, ma lo invitiamo a fare molto di più, insieme con gli altri rappresentanti di Governo competenti, per tutta la siderurgia italiana, che si trova ad essere sostanzialmente e incomprensibilmente ferma”. Lo dichiara il segretario nazionale dell’Ugl metalmeccanici, Antonio Spera. “Lo sciopero di una settimana fa all’ex Ilva partiva anche dall’idea che non ha alcun senso far lavorare a ranghi ridotti gli stabilimenti e mettere in cassa integrazione migliaia di lavoratori – dice – quando la guerra in Ucraina sta complicando l’importazione di acciaio e soprattutto aumentando a livello quasi insostenibile il suo prezzo, con tutto ciò che ne consegue anche per l’industria manifatturiera. Non ha senso, se è vero, come è vero, che l’Italia ha bisogno di una ripresa solida e di far ripartire l’occupazione. Riteniamo molto interessante l’idea lanciata qualche giorno fa dal presidente di Fincantieri, Giuseppe Bono, di creare una grande cordata industriale per l’acciaio italiano per entrare nel capitale di Acciaierie d’Italia al fianco di Invitalia, iniettare liquidità e far ripartire l’ex Ilva, che così ritornerebbe a fornire l’acciaio all’industria e alle infrastrutture italiane. Un progetto che andrebbe approfondito nelle opportune sedi di Governo e al quale siamo disposti a dare il nostro contributo”.
Roma 12 maggio 2022