A fronte di 390 posti disponibili, sono giunte 674 richieste di adesione al contratto di espansione, di cui 635 che paiono “valide” fermo restando l’ esigenza di verifica con l’INPS. Ciò ha reso necessaria la definizione di un criterio in base al quale accordare la priorità. Si è scelto di accettare per prime le domande di coloro che hanno bisogno di un maggior numero di anni per agganciare la pensione, così da sfruttare al massimo le peculiarità dell’istituto. Le Parti inoltre si rincontreranno dopo la accettazione delle domande da parte dell’INPS per valutare ulteriori iniziative.

 

Per quanto concerne invece i problemi legati alle fermate collettive, abbiamo innanzitutto chiesto di chiarire che la somministrazione dei questionari sia inclusa nel tempo di formazione con la relativa integrazione salariale e sul punto abbiamo ricevuto risposta positiva da parte aziendale.

 

Abbiamo infine chiesto di consentire a chi volesse farlo di poter coprire le fermate con ferie e Par al posto della cassa integrazione. Tale possibilità viene pacificamente riconosciuta in caso di giornate integralmente in cassa integrazione; nel caso invece di giornate parzialmente in formazione, la Direzione aziendale lamenta la impossibilità amministrativa di spacchettare il giustificativo di assenza ma comunque si è detta pronta a effettuare ulteriori approfondimenti sulla possibilità di utilizzare i Par.

 

 

 

 

 

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Roma, 6 ottobre 2021

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