“Dopo la presentazione dell’informativa sugli investimenti di Acciaierie d’Italia, chiediamo l’intervento del Governo per un definitivo chiarimento sulle reali intenzioni dell’azienda”. Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, il vicesegretario nazionale UGL Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, e il segretario confederale, Adelmo Barbarossa, a margine dell’incontro svolto nella tarda serata di ieri, sottolineando che “per i nodi ambientale, occupazionale e produttivo, c’e’ bisogno di un confronto al Mise con l’obiettivo, pero’, di cambiare passo e dare finalmente certezze”.
“Il documento – spiegano – manca di prospettive e non lascia intravedere, dopo tre anni di incertezze gestionali, quale possa essere il futuro dei lavoratori delle acciaierie tarantine. Queste
ultime, a loro volta, necessitano sia di un adeguamento in termini
di tecnologie innovative sia della creazione di un contesto favorevole di mercato, definendo e valorizzando la loro nuova ‘identita”, strategica sia per il sistema nazionale sia nello scenario internazionale, con la relativa programmazione di azioni coerenti”.
“L’unica chiave di lettura positiva del nuovo progetto e’ l’analisi dei trend di mercato e i necessari investimenti sia tecnologici sia ambientali, ma non hanno senso se poi l’assetto occupazionale restera’ pressoche’ invariato anche nell’anno 2022. Dunque, non basta”, concludono.