La politica nazionale e regionale si impegnino a tutela dei 1000 lavoratori coinvolti
“Siamo seriamente preoccupati per il futuro dei lavoratori dello stabilimento ex Fiat di Termini imerese, transitati poi in Blutec, e per l’indotto in generale”.
Questo il giudizio del vice segretario nazionale e segretario regionale Sicilia UGL Metalmeccanici, Angelo Mazzeo, al termine della riunione con il vice ministro dello Sviluppo economico, Alessandra Todde.
“Non c’è molto da ben sperare per una soluzione positiva della vicenda, relativa alla reindustrializzazione del polo industriale termitano, che dura ormai da ben 10 anni. Sono trascorsi sei mesi dall’annuncio della nuova procedura e, pur comprendendo il cambio in corsa dell’intero Governo nazionale, ci avviciniamo alla data del 16 maggio senza alcuna chiarezza sulla reale consistenza del piano di investimenti per far ripartire la ex Blutec”.
“In più stanno per scadere i termini per la cassa integrazione e non sappiamo ancora se c’è un margine per ottenere una proroga, nelle more della creazione al limite di una società controllata dallo Stato. In ballo c’è il destino di 700 operatori diretti e di circa 300 dell’indotto, che ormai da troppo tempo sono appesi ad un filo sempre più sottile in attesa di essere salvati. Da sottolineare è anche il fatto che gli altri siti italiani ex Blutec hanno già avviato la riconversione, mentre su Termini permane l’incertezza”.
“Abbiamo chiesto quindi al Mise di convocare in un incontro urgentissimo anche le segreterie nazionali delle categorie e, successivamente, una riconvocazione della riunione le stesse parti di stamattina. Ci appelliamo alla politica nazionale e regionale affinché non vengano spenti i riflettori su una realtà occupazionale e sociale così importante. Bisogna fare di tutto affinché l’estenuante attesa produca opportunità concrete e non nella fine delle speranze per 1000 lavoratori siciliani”, conclude Mazzeo.
26 aprile 2021