“Jindal ha promesso entro il termine del 31 gennaio 2021 di presentare un piano industriale con la certificazione dell’avvio della futura costruzione del forno elettrico da 900 mila tonnellate e il Governo ha dato rassicurazioni sulle conferme degli appalti RFI decennali per un valore di 900 milioni e 100 milioni di certificati Bianchi. Tuttavia dobbiamo esprimere perplessità e preoccupazione visto che questa storia è carica di promesse fatte già nel passato e mai mantenute”.
Lo dichiarano Antonio Spera, segretario nazionale UGL Metalmeccanici, e Daniele Francescangeli, vice segretario nazionale con delega alla Siderurgia UGL Metalmeccanici, al termine della videoconferenza per la verifica del piano industriale di Jindal con l’amministratore, Marco Carrai, la sottosegretaria al Mise, Alessia Morani, la Regione Toscana, il sindaco di Piombino e sindacati nazionali e territoriali.
“L’UGL Metalmeccanici nazionale ribadisce che la fiducia della sigla sindacale non va data per scontata e per questo invita al governo a prendere un impegno nazionale sulla siderurgia, partendo proprio da Piombino, entro la data del 1° Febbraio con la presentazione di un progetto, certificato dalla garanzia del Mise, altrimenti vi sarà un pieno e totale disappunto verso una trattativa fra Stato e Azienda (Jindal) fallimentare”.
“È importante concretizzare la ripartenza del sito siderurgico per la produzione del sistema nazionale che oggi versa sia sotto l’aspetto occupazionale sia economico in una situazione critica”.
“Chiediamo un sostegno al reddito per tutti lavoratori in cassa integrazione da troppi anni. È inaccettabile che si continui ad annunciare investimenti e nello stesso tempo si comunichino rinvii. Lavoratori e territorio di Piombino aspettano risposte concrete da troppi anni”, concludono
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