”Un nuovo piano tra 10 giorni? Siamo all’ennesimo rinvio e il problema non è soltanto questo”. Lo afferma il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, al termine della teleconferenza del Mise sull’ex Ilva alla quale ha partecipato anche il segretario provinciale di Taranto, Domenico Gigante. ”Come tutti i sindacati abbiamo lamentato le scarse relazioni industriali, il dialogo nei fatti assente tra le parti, visto che si apprendono le notizie dai lavoratori presenti all’interno degli stabilimenti. Senza dimenticare la manutenzione ridotta al minimo nonostante lo stato fatiscente degli impianti sia al limite della sicurezza per i lavoratori impiegati”. ”Altra anomalia – aggiunge – è il blocco degli interventi di ambientalizzazione. Abbiamo chiesto infatti spiegazioni in merito alla cessazione degli interventi ambientali, il blocco totale degli investimenti, il mancato pagamento delle fatture delle società dell’indotto, ormai in stato di affanno con i pagamenti dei propri dipendenti”. ”Con queste premesse – conclude Spera – è difficile crede sia alla conferma da parte di Arcelor Mittal del loro impegno nel sito di Taranto, alla luce delle stesse dichiarazioni dell’amministratore delegato Morselli, sia sulla crisi in atto nel mercato sia sull’evoluzione degli scenari che cambiano nell’approvvigionamento delle materie prime e nelle vendite. L’ad Morselli sostiene di poter rimettere in marcia il Forno 2, in qualsiasi momento. l’Ugl Metalmeccanici e su tutto il resto promette di mantenere alta la guardia.
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