“Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, è per l’Ugl metalmeccanici la giornata nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Non bisogna aspettare una ricorrenza per ricordare le migliaia di morti sul lavoro che quotidianamente riempiono le pagine della cronaca. Quest’anno accentuiamo l’attenzione del 1° Maggio, con l’emergenza Covid-19 che ha causato numerose vittime tra i lavoratori esposti in prima linea per assicurare i servizi di prima necessità ai cittadini. Ma il dramma delle morti sul lavoro non fa particolarmente notizia. Poco importa il rispetto dei vari DPCM, con la mancanza di verifiche tecniche nella costruzione e nella manutenzione nelle aziende, la scarsa adozione di misure collettive, ma anche individuali, di protezione, la carenza di ispezioni e controlli nei luoghi di lavoro”. E’ Antonio Spera, Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici che, in occasione della Festa dei Lavoratori, in videoconferenza con la classe dirigente della Federazione nazionale, regionale e territoriale sostiene che, “doveroso far giungere un grande plauso a tutti gli operatori sanitari, agli addetti ai supermercati, Forze dell’Ordine che nonostante le difficoltà e la paura sono andati avanti per l’Italia. L’Ugl è impegnata da anni sul territorio nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’ con la manifestazione ‘Lavorare per vivere’. In seguito al protrarsi dell’emergenza Covid-19, la Confederazione ha già comunicato nei giorni scorsi l’annullamento della manifestazione nazionale prevista quest’anno a Roma, ma restiamo attivi con una grande campagna di informazione sul tema della tutela della salute e del rispetto del protocollo sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Non possiamo accettare di continuare ad essere i tristi notai che commentano i numeri della strage. Dobbiamo cambiare strategia – prosegue Spera -, l’Ugl metalmeccanici scenderà in campo con nuove energie, lanciando un grande progetto per il Paese non appena le condizioni Covid-19 lo permetteranno. In riferimento agli incidenti sul lavoro avvenuti in Italia e ricorrenza della giornata della Festa dei Lavoratori, si può solo dire con immenso e duro rammarico che l’assenza di una efficace politica sulla sicurezza sul lavoro in questo Paese porta a nefaste conseguenze. E’ dura la nostra condanna, la perdita di una vita umana – continua Spera – crea un vuoto incolmabile che colpisce straziando l’esistenza di una famiglia e porta il disonore alla società. Dove si lavora non più per migliorare la propria esistenza, ma per la sopravvivenza, è assolutamente inaccettabile morire sul posto di lavoro: una piaga che da tempo affligge il nostro Paese, ma è inaudito che questo Governo non si sta’ adoperando minimamente su politiche di prevenzione, solo slogan a fondo perduto. Per l’Ugl, la nostra azione prossimamente sarà costante affinché ci sia una maggiore cultura della sicurezza e più formazione per i lavoratori, soprattutto nei luoghi di lavoro dove il rischio di infortuni è elevato. In tal senso, oggi, dobbiamo garantire a tutti i lavoratori il distanziamento sociale e le protezioni individuali, guanti e mascherine, per svolgere in sicurezza il proprio lavoro, in vista della riapertura di molte attività per la ‘Fase 2’. Perché – ancora Spera – la Festa dei Lavoratori deve servire a svegliare in noi, ai lavoratori, alle aziende, alla politica e alla Istituzioni, quel senso morale nel sostenere che nessuno può ignorare la gravità dei numeri né dimenticare che dietro ad ogni singolo incidente ci sono cause che potevano essere prevenute con adeguate misure di sicurezza, con la sensibilizzazione e la formazione, con i controlli e con tutti i mezzi che le norme ci offrono per evitare queste tragedie. Non è il Coronavirus, ma una malattia che miete molte più vittime, in gran silenzio. Il report eseguito dalla nostra federazione del 2020 sugli infortuni e i decessi sul lavoro, ci consegna un bollettino di guerra davvero inquietante. Un trend, quello delle morti sul lavoro, che non accenna a diminuire. Per l’Ugl metalmeccanici – termina il leader Spera – radunare in questo giorno di Festa tutti i quadri dirigenti della federazione, è per noi un modo differente di celebrare una data importante che, troppo spesso, altri hanno trasformato in un rito vuoto: servono subito maggiori risorse da destinare alla prevenzione ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Basta morire di lavoro!
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