“Ancora un nulla di fatto per la vicenda dell’ex Embraco al tavolo convocato dal ministero dello Sviluppo Economico. Con amarezza l’Ugl metalmeccanici riscontra un fallimento della trattativa in quanto nessuno dei punti da discutere messi al tavolo hanno trovato una soluzione.
Allo stato di fatto non viene sbloccato il pagamento degli stipendi: i 411 lavoratori sono ancora in attesa delle buste paga di novembre, dicembre, della tredicesima e per la ventina di operai che risultava al lavoro anche quelle di gennaio e febbraio. Da marzo, per tutti, è scattata la cassa integrazione per Covid-19″.
E’ il commento del segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici di Torino, Ciro Marino e del territoriale per la Ventures della Ugl metalmeccanici Roberto Brognano a termine dell’incontro in Call Conference presso il Mise presieduto dalla sottosegretaria Alessandra Todde, dal vice capo di gabinetto Giorgio Sorial e che li ha visti partecipare unitamente alle altre Oo.Ss., Regione Piemonte con l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, Whirlpool (ex proprietaria dell’impianto torinese) e Ventures (nuova proprietà): tutto la discussione si è conclusa con un nulla di fatto.
“Da questo incontro chiesto più volte – prosegue Marino – eravamo convinti di trovare con Whirlpool Latin America almeno la soluzione ai pagamenti, per poi approdare a un piano industriale definitivo. Questo irrigidimento va da inficiare tutto ciò che in data 3 febbraio c.a. era stato concordato con le parti. Ora la situazione è in stallo e risulta gravissima perché abbiamo speso tempo in questi mesi passati senza garantire un minimo di tutela nei confronti dei lavoratori. Rischiamo concretamente di creare ulteriori 411 disoccupati. La nostra missione è continuare a lottare e trovare soluzioni per tutti i lavoratori. Da parte dell’Ugl – ha concluso Marino – ci sarà la massima attenzione affinché si trovi una soluzione”.
Sulla questione interviene il Segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera per il quale, “questa della ex Embraco è una vertenza nazionale che rischia di dissolversi senza un nulla di fatto per oltre 400 laboratori, si sta giocando a scarica barile fra la vecchia proprietà e la nuova di Ventures che ad oggi si è dimostrata inadempiente e inaffidabile. Gli impegni presi in quella data del 03 febbraio, su un percorso per una nuova industrializzazione, non solo sono stati disattesi, ma vengono oggi non riconosciuti. Una fase di stallo che potrebbe andare avanti ancora per mesi senza nessuna soluzione industriale e nessuna certezza economica per i lavoratori: c’è bisogno di un intervento immediato da parte del governo e della regione per cercare di intraprendere una nuova attività industriale con la partecipazione di Invitalia. Un’altro aspetto non di poca rilevanza sono gli ammortizzatori sociali che si avviano alla scadenza, e senza dimenticare stipendi di dicembre e tredicesima mensilità non ancora versati ai lavoratori: ci auguriamo che il governo intervenga in fretta per trovare una soluzione per i lavoratori e le loro famiglie, l’anelo più debole di questa situazione. Siamo ancora oggi fermi a rincorrere chi ha le responsabilità sul disastro che sta trascinando la fase di reindustrializzazione. Il Mise non può essere spettatore passivo, serve più incisività nel gestire la vertenza in atto nell’interesse dei lavoratori. L’Ugl metalmeccanici – tuona forte il segretario nazionale, Spera – ora si aspetta a brevissimo una nuova convocazione per capire le vere intenzioni di Whirlpool nei confronti dei propri ex dipendenti e sviscerare da parte dei legali che rappresentano Whirlpool cosa significherebbe che quegli impegni assunti nei precedenti incontri, non verranno rispettati, nemmeno per pagare i salari dei lavoratori. E’ inaccettabile che a quasi 80 giorni dall’ultimo incontro, sia il Mise che Whirlpool non abbiano avviato le azioni promesse e con un cambio di strategia rispetto a quanto precedentemente stabilito penalizzano i lavoratori in un momento in cui necessitano di un piccolo ma significativo sollievo economico. Urgente ora è divenuto garantire ai lavoratori la continuità dell’erogazione della cassa integrazione anche in questa fase drammatica e che tutte le questioni burocratiche trovino risposte veloci. Non si perda altro tempo – conclude Spera -, per l’Ugl metalmeccanici serve un forte intervento politico del governo, che sblocchi lo stallo, per creare le condizioni per un progetto industriale credibile: prendiamo atto infine che sebbene Whirlpool non abbia alcun obbligo legale nella vicenda, per il rispetto e la preoccupazione verso i dipendenti Ventures, le loro famiglie e la comunità, deve anch’essa impegnarsi a rimanere attiva nelle comunicazioni con tutte le parti interessate, nella speranza che i dipendenti di Ventures possano beneficiare dei fondi che sono stati accantonati per il pagamento legittimo delle loro spettanze”.