Il Governo Italiano ha ribadito piu’ volte la necessita’ di mantenere attive le aziende con vocazione industriale in un momento cosi difficile.
La Ugl Metalmeccanici, pur comprendendo l’impossibilità di chiudere tutto, è convinta che sia necessario fare un distinguo tra, il garantire gli approvvigionamenti alimentari, la produzione di farmaci e tutta la catena dell’indotto compresa la logistica ed i trasporti, ed il tenere aperte comunque tutte le realta’ , comprese quelle non strategiche.
Le misure messe in campo dal Governo sono state tardive e prive di pianificazione, il che ha comportato un continuo rincorrere delle stesse all’emergere delle criticità.
L’Italia deve mettere in campo tutte le azioni possibili senza perdere ulteriore tempo, per ridurre al minimo, i rischi di ulteriori contagi.
Ad oggi, abbiamo verificato che molte aziende hanno compiuto sforzi enormi per contenere al massimo le possibilità di contagio, riducendo la presenza dei lavoratori nelle aziende attraverso l’utilizzo dello smart working, e riorganizzando il lavoro su piu’ turni ponendo in essere tutte quelle misure precauzionali previste dai protocolli emanati dal Ministero della Salute che incentivavano l’utilizzo di mascherine, guanti e l’installazione di presidi disinfettanti.
Tuttavia svariate aziende, per volontà o per impossibilità non sono riuscite ad ottemperare alle misure imposte dal ministero. Nei suddetti casi, pur comprendendo il forte disagio che si andrà a sopportare, l’unica possibilità è quella di provvedere alla chiusura seppur momentanea di queste aziende.
Pertanto la Ugl Metalmeccanici ribadisce con convinzione che al fine di limitare l’ulteriore contagio del virus Covid-19, vadano chiuse tutte le attività non strettamente collegate alle esigenze primarie di vita e che non possano garantire standard di sicurezza adeguati a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie.
Per quanto sopra, la Uglm chiede di fermare la produzione non strategica, per 10 giorni lavorativi dal 16 al 27 marzo 2020, invitando le Aziende a fruire di tutti gli ammortizzatori sociali previsti dagli ultimi DPCM.
Diversamente, la Ugl Metalmeccanici si riserva di proclamare lo stato di agitazione fino al 27 marzo 2020, oltre che segnalare, agli organi competenti, le eventuali irregolarità che dovessero riscontrarsi nelle singole Aziende.
Roma, 15 marzo 2020 Segreteria Nazionale
Ugl metalmeccanici