“È una situazione disperata e non solo per Taranto, rischiamo un effetto domino devastante sulla nostra industria, in primis quella meccanica”. Ad affermarlo in una nota è il segretario generale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera.
“All’incontro di domani al Mise tra governo e sindacati – sottolinea il sindacalista – ci saremo e faremo presente quanto sia più che mai necessario da parte dell’esecutivo mettere in atto qualsiasi misura possibile per frenare una azione già messa in atto da Arcelor Mittal ovvero la programmazione dello spegnimento degli Altoforni, con il quale non ci sarebbe più mercato e non ci sarebbero più commesse, nonostante l’acciaio di Taranto sia di qualità superiore a quello dei diretti concorrenti, Cina e Turchia, gli unici a trovare giovamento da questa drammatica situazione”.
Oltre a tutto ciò, conclude Spera, “la città di Taranto e il Sud non possono permettersi la perdita di ventimila posti di lavoro, tra
diretti e indotto, tanto meno le produzioni che da essa dipendono nel resto del Paese, da sempre alla continua ricerca di crescita e sviluppo”.
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