“Consideriamo importante l’annuncio della Maserati per i piani di sviluppo, produzione, elettrificazione e nuovi modelli, restando perfettamente in linea, rispettando in toto gli impegni e il programma di investimenti da 5 miliardi per l’Italia”.
Lo dichiara il segretario generale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, spiegando come “in questo modo si sta dando seguito agli investimenti contenuti nella presentazione del piano di investimenti FCA 2018-2021 per l’Italia il 29 novembre a Torino, che comprende tredici modelli FCA totalmente nuovi o aggiornati in modo significativo, oltre a versioni elettrificate di 12 modelli nuovi o esistenti, inclusi i prodotti Maserati, con la nuovissima versione elettrica annunciata di recente della Fiat 500 che sarà prodotta a Mirafiori e un nuovo veicolo premium per Alfa Romeo che verrà prodotto a Pomigliano. Una gamma mai così completa, con motori benzina e diesel, trazione posteriore e integrale, dove Fca ha dato un peso concreto nella ricercatezza nei materiali e soluzioni tecniche d’eccellenza sfornando una gamma di automobili nuova di successo, che sicuramente di volta in volta sarà concetto di auto leader italiana per design, prestazioni, comfort, eleganza e sicurezza: una nuova storia industriale – prosegue Spera – dove si vanno a ufficializzare i piani per la gamma di prodotti nuovi ed elettrificati a Modena, Cassino e Torino (Mirafiori e Grugliasco) che rientrano nel maxi investimento di 5 miliardi di euro che il gruppo FCA ha deciso di destinare al nostro Paese nel triennio 2018-2021 dove a farla da padrone sarà il made in Italy, dal momento che tutta la nuova gamma di veicoli Maserati verrà sviluppata, ingegnerizzata e prodotta negli stabilimenti nel nostro Paese. È un momento strategico nel settore dell’automotive – sottolinea Spera – per questo è importante un tale investimento ritenendo come organizzazione sindacale di essere in linea con gli impegni assunti per gli stabilimenti e quindi a vantaggio dei lavoratori. L’Ugl crede che sia un valore aggiunto per l’Italia poiché il piano và a interessare tutti i siti industriali del nostro paese”.
Roma, 26 settembre 2019.